Vasi trasparenti od opachi?
dottor Gianantonio Torelli


Vasi trasparenti od opachi: sul web e su facebook si legge un po’ di tutto, tanto chiunque può scrivere, senza aver prima valutato seriamente l'argomento o letto o fatto degli studi al riguardo: basta infatti avere una tastiera....😊
Siccome però troppo spesso, in particolare nei gruppi facebook, viene messa in dubbio l’utilità dei vasi trasparenti nella coltivazione delle orchidee, provo a scrivere queste brevi note, anche per sfatare i troppi vecchi pregiudizi, che albergano anche in bravi e storici coltivatori di orchidee. Poi ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni e comportarsi di conseguenza.

Parto dall’inizio.
Fino a dieci/quindici anni fa esistevano solo vasi opachi, perché l’industria non riusciva a fabbricare vasi trasparenti che durassero nel tempo ( la plastica di allora era troppo sensibile alla luce) e che fossero reperibili ad un costo accessibile.
Ricordo che diversi anni fa, quando dirigevo il giornale dell’AM.O., pubblicammo questo articolo che Ray Creek aveva scritto su The Orchid Review, in cui l’autore, per primo, evidenziava i vantaggi derivanti dall’uso, allora sperimentale, dei vasi trasparenti.



Superato col tempo il problema della difficoltà nella produzione di vasi trasparenti che resistessero ai raggi UV, con il conseguente abbassamento anche dei prezzi, le aziende danesi ed olandesi adottarono in toto i vasi trasparenti per la coltivazione industriale delle phalaenopsis, mentre per orchidee meno "pregiate" continuarono e continuano ad usare economicissimi e pessimi vasi bianchi di plastica molliccia, ad esempio per le cambria, oncidium, etc. Avrete certo visto i pessimi e mollicci vasi bianchi, ad esempio, in cui sono vendute orchidee del tipo Cambria presso l’IKEA. Questione di costo produttivo aziendale e target di vendita.
A riprova della loro utilità, con soddisfazione osservo che da un pò di tempo molti venditori/coltivatori tedeschi usano solo vasi trasparenti per tutte le orchidee epifite, utilizzando anche vasi trasparenti di piccolo calibro ( misura 9 e 10); il merito è anche dovuto al fatto che i produttori di vasi (Osko ad esempio) hanno messo a punto piccoli vasi trasparenti con uno straordinario sistema di fori di drenaggio.
L'ottima ditta tedesca OSKO, ad esempio, produce una ampia serie di vasi per floricoltura generica, che sono tutti opachi, tranne quelli espressamente indicati per orchidee, ORCHIDEENTÖPFE, che sono ovviamente di plastica trasparente, con un ampio drenaggio sul fondo, di cui loro dicono " Foro centrale per una ventilazione extra dell'apparato radicale...fori di fondo quadrati per rompere la tensione superficiale dell'acqua, così l'acqua defluisce immediatamente "
Bild vom Artikel 10,0 cm 9° 18 Loch mit der Artikelnummer T0021
foto tratta dal sito OSKO

qui mostro a sinistra un vaso OSKO diametro 10 da me usato e a destra un vaso taiwanese, anch'esso di plastica trasparente, ma molliccio e con un solo foro centrale di drenaggio !

penso che chi di voi ha acquistato piante alle mostre di MPC, Schio, etc dalla mitica "cinesa" si sarà ritrovato con questo vaso illustrato qui a dx, molliccio, pieno di sfagno e senza reale drenaggio...


l'ottimo drenaggio del vaso OSKO

Chiedetevi: come mai tutte le phalaenopsis coltivate professionalmente in Olanda e Germania sono tutte in vasi trasparenti? per controllare più facilmente le radici e vedere quando bagnare? no di certo!! la bagnatura è automatizzata, quindi non vengono usati certo per quello, ma per i motivi che adesso vedremo.

Molti studi ed esperienze pratiche di coltivazione hanno dimostrato che il vaso trasparente fa si che le radici con più facilità penetrino nel substrato del vaso ( quindi con meno radici aeree fuori dal vaso, che creano problemi sopratutto ai coltivatori professionisti, e con maggior assorbimento di acqua e nutrienti); inoltre aumenta l'efficacia della fotosintesi, che, come è noto (anche se su facebook c’è chi lo nega…), viene effettuata sia dalle foglie che dalle radici.
Infine il vaso trasparente permette una rapida e comoda visione dello stato delle radici e del substrato.
Gli ultimi modelli di vasi trasparenti poi sono spettacolari, soprattutto per lo studio dei fori di drenaggio.

Tra i tanti studi al riguardo, riporto quello effettuato dal Biosystems Engineering Laboratory del National ChungHsing University (Taiwan):

1.1 Roots
The functions of roots include fixing the plant in the substrate and absorbing water and nutrients. The root contains chlorophyll, so the natural color is green. Roots have the ability for photosynthesis and assimilation. The adequate environment for roots is moist (vapour) and not soaked with water.

The nutrients dissolved in water cannot be adsorbed by roots directly. The nutrients are adsorbed with the vapour in the air. The adequate substrates for Phalaenopsis must be able to provide moisture, fresh air (oxygen) and nutrients.

If the pot material is transparent, light can pass through the pot wall and provide the energy of photosynthesis. Healthy roots are green and bright"

( traduzione dell'ultima riga: se il materiale dei vasi è trasparente, la luce può passare attraverso la parete del vaso e  provvedere l'energia della fotosintesi.  Radici in salute sono verdi e brillanti )

 
- Un altro studio riporta che la concentrazione di clorofilla di tipo-a nelle radici delle phalaenopsis ( non dimentichiamo che si tratta di piante epifite!!!) sia addirittura circa 2/3 di quella contenuta nelle foglie (leaves vs roots) !! ( a parità di peso)

 - un altro importante studio fu fatto presso il Department of Horticulture, Michigan State University, sì quella che inventò il famoso concime MSU, alla base del Rain mix di Akerne:
           Container Opacity and Media Components Influence Rooting of Potted Phalaenopsis and Doritaenopsis Orchids , by Blanchard e Runkle
questo studio che in modo scientifico dimostrò che:
After 30 weeks at 29°C, plants in opaque pots had formed >7 roots outside of each container, whereas <2 roots per pot had developed outside the translucent containers.
(cioè che dopo 30 settimane, le piante in vasi opachi avevano sviluppato più di 7 radici fuori dal contenitore, mentre quelle in vasi trasparenti meno di 2 radici fuori dal vaso)

 

The number of aerial roots of Doritaenopsis White Moon (A) and Phalaenopsis Sharon Bay (B) after 30 weeks of growth in 2 types of pots with 2 spacing at 29°C.

Ricordo qui anche che già tanti anni fa Knudsen scriveva:

"Water and nutrient absorption through aerial and epiphytic roots is insignificant for plant growth unless these roots come in contact with the substrate" (Dycus and Knudsen, 1957).
cioè che “ le radici aeree ed epifite assorbono acqua e nutrienti in modo significativo solo se sono in contatto col substrato”, cosa che evidentemente avviene solo se le radici crescono dentro il vaso a contatto col substrato (o montate su corteccia, argomento che esula da questa mia disamina); in effetti, come tanti studi e test hanno dimostrato, le radici della phalaenopsis penetrano con molta più facilità all'interno del vaso se questo è trasparente, come se vi fossero attratte.

Alcuni obiettano che le phalaenopsis possono fiorire anche se il vaso trasparente è messo dentro un coprivaso opaco, usato  da molte coltivatrici amatoriali per motivi estetici o per dare più stabilità al vaso trasperente. Certamente ciò è possibile, in quanto la fotosintesi avviene anche tramite le foglie, però ritengo che non sia l'ideale, in quanto si nega alle radici la luce per cui si sono evolute: ricordiamo che in natura sono piante epifite, con radici libere nell'aria o striscianti su rami e tronchi, ma sempre alla luce.

Terminando, ricordo quindi che:

1. le radici aeree delle Phalaenopsis hanno i cloroplasti e quindi sono in grado di fare una discreta fotosintesi; si calcola che possono aumentare almeno del 10% l'energia della pianta

2. le radici aeree delle phalaenopsis stanno molto più volentieri dentro il vaso se questo è trasparente ed escono di meno da esso, dando un senso di ordine molto maggiore ma soprattutto, essendo a diretto contatto col substrato, assorbono molto meglio acqua e nutrienti

3. i vasi trasparenti permettono una visione migliore dell'apparato radicale e dello stato del substrato e quindi un monitoraggio facile e costante dell'insieme radici/substrato in modo molto più funzionale di un vaso opaco. Ma questo, ribadisco ancora, suggerisce l'uso di vasi trasparenti anche per tutte le altre orchidee epifite!!

Quindi trovo del tutto fuorviante continuare a sostenere che solo le phalaenopsis traggono giovamento dai vasi trasparenti e peggio ancora sostenere che l’unico vantaggio dei vasi trasparenti sia il solo monitoraggio delle radici.

A dimostrazione della potenzialità fotosintetica delle radici delle orchidee epifite, ricordo che una sezione del genere Phalaenopsis, la sezione Aphyllae, nome che deriva dal greco antico ἄφῠλλος (áphullos, “senza foglie”), fa sintesi clorofilliana soprattutto dalle radici !

la sezione Aphyllae delle Phalaenopsis comprende:

Phalaenopsis honghenensis
Phalaenopsis lowii
Phalaenopsis natmataungensis
 Phalaenopsis stobartiana ( sin. Phal. hainanensis)
Phalaenopsis taenialis ( sin. Phal. braceana)
Phalaenopsis wilsonii
Phalaenopsis zhejiangensis


Phalaenopsis wilsonii
si vedono chiaramente le radici verdi fotosintetizzanti



Phalaenopsis wilsonii


non va tralasciato infine, per capire quanto le radici aeree delle orchidee siano in grado di fotosintetizzare, l’illuminante esempio delle Chiloschista, che in pratica fanno fotosintesi solo dalle radici!

queste sono alcune mie Chiloschista; come si può vedere non hanno foglie e le radici sono verdi, in quanto fanno fotosintesi


conclusione:

se alcune specie di Phalaenopsis, in particolare la sezione Aphyllae, hanno sviluppato in via quasi esclusiva la fotosintesi tramite le radici, questo fa pensare che anche le altre specie di phalaenopsis, compresi gli ibridi commerciali, abbiano una buona capacità di fare fotosintesi tramite le loro radici !!


per eventuali note ed osservazioni scrivermi a
gian.torelli at gmail.com     in cui at va sostituito con @


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